Birth is the mold of the end of death, the beginning of the invisible dislocation. Death is the interval between two semitones nailed to a negative space. The zero time of absence made immanent flow by color. Water is born and ends its periplus in the abstraction of material. Tattered pigments are epigraphs of the fluid that is delivered to the eternal. Water is motion and irrefutable stasis of a mystery accessible to further senses. The horizon of the water becomes vertical in the grid of a forgotten body. And the color speaks the language of the water which determines it in the plough of vision.
Time one brings water to the red of the primeval voice. Time two stops its breath in the elliptical black. Time three abstracts the life of water definitively in the death of the body in the white.
Flowing is breathing in a circle, mocking time. Water is the verse of the end every time the end begins its obstinate song. 

La nascita è il calco della fine della morte, l'inizio della dislocazione invisibile. La morte è l'intervallo tra due semitoni inchiodati in uno spazio negativo. Il tempo zero dell'assenza reso fluire immanente dal colore. L'acqua nasce e finisce il suo periplo nell'astrazione della materia. Pigmenti a brandelli sono epigrafi del fluido che si consegna all'eterno. L'acqua è moto e stasi irrefutabile di un mistero accessibile ai sensi ulteriori. L'orizzonte dell'acqua diventa verticale nella griglia di un corpo dimenticato. E il colore parla la lingua dell'acqua che lo determina nel vomere della visione. Il tempo uno porta l'acqua al rosso della voce primigenia. Il tempo due ne ferma il respiro nel nero ellittico. Il tempo tre astrae la vita dell'acqua definitivamente nella morte del corpo nel bianco. Fluire è respirare in cerchio irridendo il tempo. L'acqua è il verso della fine ogni volta che la fine inizia il suo canto ostinato.